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Terezin 17/10

Il nome di Terezin, oggi, non dice molto ai più: si trattava di un ghetto nazista nell’allora Cecoslovacchia (Terezín o Theresienstadt in tedesco), dove furono imprigionati dal 1941 al 1944 migliaia di musicisti, artisti, poeti, letterati. Un luogo dove si produssero, come, forse, in nessun’altra città europea, centinaia di concerti, decine di opere liriche, spettacoli teatrali, mostre d’arte, film, riviste, conferenze, lezioni, grazie al lavoro di migliaia di artisti boemi, moravi, moldavi, austriaci che la macchina nazista aveva concentrato in un unico luogo, concedendo loro una surreale libertà di pensiero e di azione. Era, però, un meccanismo a tempo determinato che conteneva, scritta nei propri ingranaggi, una scadenza precisa: quel 17 ottobre 1944, in cui 1390 artisti del ghetto di Terezín, davvero un’intera generazione, finirono tutti assieme nelle camere a gas di Birkenau.
Con il progetto Terezin 17/10, non intendiamo celebrare quanto avvenne a Terezín in modo sterile, tantomeno trasformarla in una nuova giornata della memoria. Vogliamo, anzi, vivificare l’eredità artistica e morale di questi artisti tragicamente scomparsi, dedicando loro ogni anno una settimana, intorno al 17 ottobre, ridando voce a quelle musiche abbandonate, e creando una rete tra musicisti, istituzioni, organizzazioni culturali, semplici appassionati, che possa interrogarsi regolarmente su questo enorme lascito musicale e filosofico, grazie al ruolo artistico ma anche educativo che è alla base dell’iniziativa. Terezin 17/10 è nato da un’idea del musicologo Guido Barbieri e sviluppato e coordinato da Bruno Dal Bon, tramite l’Associazione Casa della musica di Como nell’ambito dell’attività di A due voci - Dialoghi di musica e filosofia, in collaborazione con l’Associazione Figli della Shoah di Milano presieduta dalla senatrice Lilliana Segre; giunto al sesto anno, il progetto ha già coinvolto, nella sua breve storia, le città di Como, Milano, Bologna, Novara, Trieste, Adria, Cesena e Ancona.    

L'ingresso al concerto sarà unicamente con invito.