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Giornata internazionale di studi su Luigi Dallapiccola

Il Progetto biennale Luigi Dallapiccola, realizzato al Conservatorio di Musica “Giovanni Battista Martini” di Bologna negli anni accademici 2015-2017, nasce innanzi tutto dalla presenza in quel Conservatorio di Mario Ruffini, studioso del compositore istriano-fiorentino.  
La città di Bologna non si è mai caratterizzata per una speciale attenzione a Dallapiccola, eppure si è ritagliata uno spazio dallapiccoliano speciale, sia perché la sua celebre Università, l’Alma Mater, è stata l’unica Università italiana a conferire al compositore una laurea honoris causa, sia perché di tanto in tanto il suo Teatro Comunale ha messo in scena pregevoli allestimenti delle sue opere (ricordiamo una recente ed eccellente produzione del Prigioniero diretta da Michele Mariotti), sia infine perché nella metà del Novecento si sono trovati a operare a Bologna alcuni compositori come Adone Zecchi e Riccardo Nielsen che hanno fatto evocare una possibile “Scuola Bolognese” riguardo all’esperienza dodecafonica in Italia.  
Il Progetto Dallapiccola realizzato in Conservatorio apporta un ultimo tassello dallapiccoliano alla città di Bologna, che Dallapiccola ebbe modo di frequentare di tanto in tanto. Grazie a questo progetto possiamo segnalare che è stato eseguito per la prima volta a Bologna il Piccolo Concerto per Muriel Couvreux per pianoforte e orchestra (Tommaso Filippi, pianoforte; Vincenzo De Felice Direttore; Orchestra del Conservatorio); sono stati eseguiti forse per la prima volta in Italia l’integrale della musica vocale da camera e l’integrale della musica strumentale da camera. È stato poi realizzato, da tre studenti di composizione, una versione per due pianoforti dello spartito dell’opera Il Prigioniero.  
Il Progetto biennale dedicato a Luigi Dallapiccola, per la prima volta presentato in Italia con questa ampiezza di proposte, ha coinvolto un numero altissimo di studenti e non: ventiquattro pianisti fra solisti e accompagnatori (ma l’accompagnatore, va sottolineato, in questo contesto è un vero solista egli stesso), tredici cantanti solisti, ventuno coristi, tre violinisti, tre clarinettisti, tre compositori.  
A essi si affiancano quattordici musicologi, alcuni giovani, altri di chiara fama, per l’evento conclusivo del Progetto: la Giornata internazionale di studi su Luigi Dallapiccola, che conclude l’intenso e articolato, nella quale ci saranno numerosi ascolti di musiche di Dallapiccola, in alcuni casi in prima esecuzione mondiale.  
L’ideatore e curatore del Progetto da molto tempo si occupa – da musicista e da musicologo – di Luigi Dallapiccola: ha pubblicato nel 2002 il Catalogo Ragionato (Edizioni Suvini Zerboni); ha curato per Radio Tre Suite un ciclo di dieci trasmissioni nel 2004 dedicate al Primo centenario della nascita del compositore; ha pubblicato nel 2016 con Marsilio Luigi Dallapiccola e le Arti figurative, dove si racchiudono quarant’anni di studi e ricerche e non casualmente citato dall’editore come un opus magnum. Nel 2017 ha infine ha concretizzato la sua dedizione al magistero del compositore con la costituzione del Centro Studi Luigi Dallapiccola presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, che negli auspici apre una vera e propria “Dallapiccola Renaissance”.  
È   sempre più diffusa infatti la consapevolezza dell’importanza storica, musicale, politica e civile che Dallapiccola ha rappresentato per il Novecento italiano, ed esemplare è stata la sua capacità di integrare l’aspetto artistico e quello sociale. Il Novecento può essere conosciuto solo nello svilupparsi dell’arte che nasce dalla tragedia delle due grandi guerre, dal dramma millenario dei confini alle leggi razziali: un’arte che ha dovuto fare a piene mani i conti con il ventennio fascista.   Dallapiccola, avendo attraversato personalmente tali vicende, può farsi carico di rappresentare, in modo esemplare, l’arte musicale italiana del Novecento. La sua stretta vicinanza con l’arte figurativa e con il grande mondo europeo, francese e viennese, ma soprattutto il suo aver saputo trasformare ognuna delle tragedie vissute in prima persona in opera d’arte, rende le sue conquiste musicali veri traguardi teologici, conquistati attraverso l’arduo percorso dodecafonico.  
La Giornata internazionale di studi, di cui alleghiamo il programma dettagliato e gli abstract dei singoli interventi, chiude dunque esemplarmente il lungo Progetto Luigi Dallapiccola sviluppato in due anni dal Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Battista Martini” di Bologna.