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Il Conservatorio per il giorno della Memoria e mostra "Arturo. Un maestro in prima linea"

Il 27 gennaio 2018 alle ore 21 presso la Sala Bossi si terrà un concerto per il Giorno della Memoria in collaborazione con Emilia Romagna Concerti in accordo con l'Ambasciata di Israele e la Comunità Ebraica .
Il concerto è inserito nel progetto del Comune di Bologna “La via Zamboni-Musica” e sarà replicato il 28 gennaio 2018 alle ore 11 a Ravenna presso il Ridotto del Teatro Alighieri alla presenza dell'Ambasciatore di Israele.  
I solisti impegnati con l'Orchestra del Conservatorio di Bologna diretta da Alberto Caprioli  sono la quindicenne violoncellista israeliana Danielle Akta, già star internazionale ( https://www.youtube.com/watch?v=-v2ocKAQs0g ) e due giovani studenti del Conservatorio di Bologna che hanno vinto recentemente il primo posto all'audizione dell'Orchestra Nazionale dei Conservatori Italiani: Francesca Mattioli, oboe e Wu Tianyao, viola.  
Il programma prevede l’esecuzione del Concerto in Do Maggiore di Haydn per violoncello e orchestra, Sonata a Quattro op. 7 n. 4 per oboe e archi del compositore Henrico Albicastro, https://www.youtube.com/watch?v=-8a1wfYBEGc  e Ödön Partos, Yizkor (in Memoriam) per viola e archi, sul tema di una preghiera ebraica ( https://www.youtube.com/watch?v=ILPyde96jJc ).

L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Unitamente all'appuntamento del concerto del 27 gennaio è legata la mostra “Arturo. Un maestro in prima linea” che va in scena al Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna. Dal 24 gennaio al 28 febbraio prossimi, infatti, la mostra realizzata dall’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna e curata dallo storico Pino Agnetti sarà esposto nei locali del Conservatorio di Bologna, in Piazza Rossini, che ha accolto la proposta della Regione Emilia Romagna, in quanto i contenuti rispettano i valori etico morali alla Giornata della Memoria.

I pannelli, già esposti nel periodo natalizio nei locali del Parlamento regionale, raccontano dell’impegno “umanitario” di Arturo Toscanini durante la Grande Guerra: del suo “lavoro” al fronte con concerti dedicati alle truppe, del suo rifiuto di cedere nel più becero nazionalismo rifiutandosi di suonare “le musiche del nemico”, ovvero le opere di autori austro tedeschi, anche quando questi si chiamavano Mozart o Wagner. “La mostra racconta del grande valore umanistico della musica, del messaggio di pace e di amore universale che essa può portare”, spiega Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, che ricorda come “ci fa molto piacere la collaborazione con il Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna: questa è la prima tappa di un viaggio che ‘Arturo. Un Maestro in prima linea’ sta per intraprendere in luoghi simbolo della nostra regione, ed è bello che parta di Bologna”.