Raramente, in un contesto di Conservatorio, si riesce ad affrontare con così tanta completezza un tema. E' sintomo di una volontà di fare, che si mantiene intatta nonostante il fisiologico mutare delle persone; giacché, come è logico, ogni anno una Scuola registra uscite e nuovi ingressi di docenti e studenti, cosa che non agevola questa continuità.
Ma i nostri studenti di pianoforte, grazie alla tenacia dei loro docenti, soprattutto a quella del coordinatore del progetto, Francesco Dilaghi, sono riusciti a proporci, in due anni, quasi tutta la produzione pianistica di Claude Debussy.
Va detto che, come catalizzatore, questo autore è sicuramente molto efficace: la sua produzione, così varia per tematiche musicali e per impegno tecnico, rappresenta anche un prezioso materiale didattico, utilissimo alla crescita pianistica, che permette a chi insegna di acquisire, approfondendolo, risultati sia didattici che artistici.
Onore al merito e doverosi ringraziamenti quindi ai protagonisti di questo terzo evento, e buon ascolto di queste pagine, celeberrime e mai... polverose, come tutta la musica dei grandi geni.
Vincenzo De Felice