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Masterclass "Louis Moreau Gottschalck: un romantico antesignano del jazz" e "John Lewis: costellazioni sonore simboliche" con il M° Marcello Piras

I Masterclass  "Louis Moreau Gottschalck: un romantico antesignano del jazz" e "John Lewis: costellazioni sonore simboliche" con il M° Marcello Piras si svolgeranno nei seguenti giorni e orari:

Giovedì 9 maggio 2019    ore 11-13 / 14-16

Louis Moreau Gottschalk: un romantico antesignano del jazz    
Louis Moreau Gottschalk (1829-1869) è il più grande compositore degli Stati Uniti nel XIX secolo. La sua musica, scandalosa per i suoi tempi perché ispirata alle tradizioni degli afroamericani, subì un oblìo deliberato, e solo negli ultimi decenni è stata un po’ riscoperta, sia pure tra molti equivoci. Musicista originale e autore di capolavori, egli risulta ostico da capire per i pianisti, nonostante la sua musica appaia piacevole all’ascolto, dinamica e lussureggiante. Essa però getta l’interprete in problemi di insospettata profondità, di cui lo studente di pianoforte di scuola europea non sa nulla. Di qui la necessità di far conoscere l’opera di Gottschalk in una prospettiva culturale e interpretativa corretta.

Venerdì 10 maggio 2019    ore 11-13 / 14-16

John Lewis: costellazioni sonore simboliche    
John Lewis (1920-2001) è uno dei più grandi compositori del jazz, eppure la sua musica non viene affatto approfondita dalla didattica jazz odierna. Essa infatti presenta tecniche complesse, di origine varia, e che funzionano su più piani simbolici. In lui elementi  di carattere formale, melodico, armonico, intervallare, ritmico e finanche visivo si traducono in raffigurazioni di gesti, atteggiamenti, stati d’animo, quando non di intere scene teatrali o cinamatografiche, animate da personaggi e fondali spesso individuabili con precisione. La master class si propone di guidare gli studenti a comprendere e a riconoscere gli elementi principali di tale sistema simbolico.


Marcello Piras (Roma, 1957) è un musicologo noto nel mondo per i suoi studi sul jazz e sulla storia delle musiche nere. Ha pubblicato un volume su John Coltrane, un Cd-Rom sul jazz e decine di saggi su enciclopedie, libri e riviste; ha inoltre tradotto numerosi libri, tra cui i fondamentali Early Jazz e The Swing Era di Gunther Schuller, rivedendoli con l'approvazione dell’autore. Ha stilato note di copertina per circa trenta Lp e Cd e  prodotto ristampe di James P. Johnson, Lennie Tristano, Charles Mingus e jazz italiano. Di Louis Moreau Gottschalk ha scoperto e/o ricostruito varie pagine manoscritte e il libretto in castigliano di Escenas campestres (revisione di Richard Rosenberg, Cd Naxos). Ha tenuto conferenze in Italia, Germania, Svizzera, Olanda, Usa, Canada, Messico e Brasile, in lingua italiana, inglese, francese e spagnola. Pioniere nella didattica della musicologia jazz, ha elaborato un metodo innovativo per l'analisi delle forme, creando il primo corso di musicologia afro-americana in Italia. Nel 1997-99 ha insegnato a fianco di Gunther Schuller, Bill Russo e Duško Gojković nel Corso europeo di orchestra jazz a Palermo. Ha ideato e fondato il Centro Studi “Arrigo Polillo” di Siena, dirigendolo fino al 1998. Nel 1992-2000 ha fondato e presieduto la Sisma (Società Italiana per lo Studio della Musica Afroamericana), dando vita a un bollettino, due riviste e un festival dedicato alla musica scritta di influenza nera dal Rinascimento a oggi. Nel 2001-02 ha vissuto negli Usa, lavorando presso il Center for Black Music Research (Chicago) e la University of Michigan, come direttore esecutivo della collana di edizioni critiche Musa (Music of the United States of America). Ha poi fatto parte del comitato scientifico della rivista Jazz Perspectives e ha pubblicato per Current Research in Jazz e il Journal of Jazz Studies. Ha inoltre prodotto per la Fondazione CaRiChieti uno studio quinquennale sul pianista jazz Umberto Cesàri. Dal 2006 vive a Puebla, dove studia l'influenza africana sul barocco messicano, ha contribuito al Duke Ellington Companion (Cambridge University Press) e ha curato la prima edizione in spagnolo del Gabinetto Armonico di Filippo Bonanni (1723). Attualmente lavora a una storia afrocentrica della musica in cui confluiscono paleontologia, evoluzionismo, filogenesi dell’encefalo, linguistica e archeologia.