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Adriano Banchieri: musica profana

Le feste in villa nel maggio bolognese fra Cinquecento e Seicento

Domenica 28 maggio, ore 18:00 – Palazzo Boncompagni

con musica di Adriano Banchieri e testi di Giulio Cesare Croce

Canzonette, danze e madrigali tratti da varie opere di Adriano Banchieri (Bologna, 1568 – ivi, 1634):
Poiché in villa. Introduzione
Virtuosa compagnia. Invito l’Umor Spensierato
Ben venga Maggio. Mascherata di Cacciatori
Mentre il bel Maggio
Sentii l’altra mattina
Amarilli. Mirtillo, anima mia
Il lamento di Leandro pastore sopra un Ruggero
La Sampogna. Canzona per quattro viole da braccio
Bando della Bertolina
Mascherata di Villanelle
Balletto di Villanelle
Terzo intermedio di Fanciulli che fanno il gioco di Salta in Sella
Gioco della Passerina
Balletto di pastorelle
Danza di ninfe e pastori


Brani tratti da I freschi della Villa (Bologna 1622) di Giulio Cesare Croce (San Giovanni in Persiceto, 1550 – Bologna, 1609):
Opera: Trattenimenti da Villa (Venezia 1630)
Poiché in villa
Virtuosa compagnia. Invito l’Umor Spensierato
Gioco della Passerina
Balletto di pastorelle
Danza di ninfe e pastori

Opera: Hora prima di ricreazione (Venezia 1597)
Ben venga Maggio
Mentre il bel Maggio
Sentii l’altra mattina


Opera: Il virtuoso ritrovo accademico (Venezia 1626)
Amarilli. Mirtillo, anima mia
Il lamento di Leandro pastore sopra un Ruggero
La Sampogna. Canzona per quattro viole da braccio


Opera: Pazzia senile (Venezia 1607)
Bando della Bertolina
Balletto di Villanelle


Opera: Saviezza giovenile (Venezia 1628)
Terzo intermedio di Fanciulli che fanno il gioco di Salta in Sella

Musicisti:

Francesco Lussignoli, flauto traversiere
Prof. Daniele Salvatore, flauto dritto
Cleonice Bortolotti, soprano
Debora Govoni, soprano
Amelia Rossi, soprano
Xu Ping, soprano
Yui Mochizuki, alto
Alessandro Gucciardo, alto
Riccardo Barbarisi, tenore
Lorenzo Caporossi, tenore
Luca Fanteria, basso
Adele Serena, viola da gamba
Michele Barbieri, cembalo
Giuditta Pizzilli, cembalo


BEN VENGA MAGGIO

Le raccolte di musica, di poesie e di prose da godere durante il tempo passato nell’ozio della villa fra Cinque e Seicento sono molto numerose, a testimonianza di ciò anche molte opere di Adriano Banchieri e di Giulio Cesare Croce sembrano destinate effettivamente all’intrattenimento del periodo vacanziero o ne assumono le suggestioni nel tentativo di rievocare gli scenari e le cornici narrative collegati alla vita della villa, al lavoro nei campi, alla bella stagione e agli amori semplici e genuini dei personaggi bucolici ivi presenti. Lo spettacolo è ambientato in una villa del contado bolognese durante il periodo primaverile seguendo la prassi della “festa barocca”, la quale prevede l’avvicendamento di diversi personaggi che si esibiscono in varie scene, cantando, recitando o ballando.

Prenotazione obbligatoria
Per ulteriori informazioni: Palazzo Boncompagni