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Otomo Yoshihide

Mercoledì 31 maggio, ore 20:30, Teatro San Leonardo

a cura di Otomo Yoshihide
progetto commissionato da AngelicA
una produzione di AngelicA e Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna

Otomo Yoshihide
Turntables Solo (prima assoluta)

Otomo Yoshihide, giradischi
musiche di Otomo Yoshihide

Angelica orchestrA diretta da Otomo Yoshihide
Something Sweet Something Tender Orchestra (prima assoluta)

Angelica orchestrA:
Paolo Ravaglia, clarinetto, clarinetto basso, elettronica;
Filippo Adilardi, tromba;
Guglielmo Cocchini, trombone, elettronica;
Francesca Lorenzetti, viola da gamba;
Michele Barbieri, cembalo;
Giordano Cattano, chitarra elettrica;
Simone Grande, chitarra elettrica;
Lorenzo Negroni, chitarra elettrica;
Leonardo Vita , chitarra elettrica;
Tobia Bandini, elettronica;
Maru Barucco, elettronica;
Francesco Paolino, elettronica;
Andrea Fabris, percussioni, elettronica;
Mattia Bassetti, batteria;
Francesco Candelieri, batteria;
Simone Vincenzini, batteria

Otomo Yoshihide  direzione
musiche di Otomo Yoshihide, Eric Dolphy, musica tradizionale giapponese GAGAKU

I concerti saranno preceduti da un workshop di tre giorni con gli studenti del Conservatorio G.B. Martini (29-30-31 maggio).

Otomo Yoshihide è uno dei più importanti musicisti emersi dal Giappone dagli anni 90 a oggi. Dalla band di rock sperimentale Ground Zero, è passato a progetti diametralmente opposti come il riduzionismo glitch degli I.S.O., alle riletture di standard jazz del New Jazz Quintet e all’attività di compositore per il cinema, con all’attivo più di 100 colonne sonore per cinema e televisione.
Nell’ultimo quindicennio, Otomo ha organizzato in Giappone numerosi laboratori di improvvisazione e progetti partecipativi aperti sia a musicisti che non-musicisti, usando tecniche compositive e di conduzione variabili a seconda degli ensemble creati.
Per AngelicA (dove ha suonato per la prima volta nel 1995), si esibirà in un raro set in solo per giradischi e feedback, e, dopo tre giorni di workshop, condurrà un’orchestra di 15 elementi formata da studenti del Conservatorio G.B. Martini di Bologna, su sue composizioni e brani di Eric Dolphy e di Gagaku, la musica tradizionale di corte giapponese.

Angelica orchestrA – L’idea di un’orchestra “stabile” del festival, ma con organico flessibile a seconda delle necessità e dei progetti, nasce nel 2015, per il 25esimo anniversario di AngelicA. Per quell’edizione, si costituì un ensemble di docenti e studenti del Conservatorio di Bologna per l’esecuzione di un’impresa “impossibile”: Transitive Axis da Grayfolded di John Oswald, un’esecuzione dal vivo della composizione costruita da Oswald al computer attingendo da 25 anni di registrazioni live di una sola canzone dei Grateful Dead, Dark Star, trascritta e diretta da Domenico Caliri.
L’anno successivo, una Angelica orchestrA per metà rinnovata eseguì FFF – For Fred Frith, un progetto di trascrizioni delle musiche costruite da solo in studio da Frith, che non avevano mai avuto delle partiture formali, e di rivisitazioni dei suoi brani, sempre a cura di Caliri.
Ma le collaborazioni tra Festival e Conservatorio si sono svolte anche in molte altre occasioni, ad esempio nel 2014, con i cinque chitarristi ospiti (tra cui Walter Zanetti e Caterina Barbieri) che parteciparono al Guitar Trio in versione per ottetto di e con Rhys Chatham; nel 2018 e 2019, con le due grandi INCROCIorchestra di sessanta elementi, formate da studenti e docenti di più dipartimenti, per concerti diretti da Alvin Curran e Giorgio Magnanensi. Nel 2022, Angelica orchestrA è tornata come settetto di chitarre (tra cui Sergio Sorrentino come ospite) per eseguire due composizioni, di cui una commissionata in prima assoluta, di Christian Wolff.

Ulteriori informazioni: Angelica