Venerdì 1 dicembre 2023: 15-18
Sabato 2 dicembre 10-13
Aula 4, II piano
L’orchestra
di Stan Kenton, nella sua stagione più alta (1943-54), sì è valsa dell’opera di
compositori che hanno scritto per essa pagine memorabili. Quattro in
particolare avevano personalità spiccate e assai diverse tra loro: Pete Rugolo,
Bill Holman, Bill Russo e Robert Graettinger. Ciascuno di essi è ricordato per
aver dato un contributo non solo peculiare, ma basato su tecniche compositive e
di condotta delle parti distinte e indipendenti da quelle utilizzate dai
colleghi. L’ascolto e lo studio delle loro partiture orchestrali è tuttora
stimolante e fruttuoso per gli studenti di jazz.
Marcello Piras (Roma, 1957) è un musicologo noto in tutto il mondo per i suoi studi sul jazz e sulla storia delle musiche nere. Ha pubblicato un volume di analisi del jazz, Dentro le note e altri libri e saggi su enciclopedie, libri e riviste. Ha tenuto conferenze e patecipato a convegni in Italia, Germania, Svizzera, Olanda, Usa, Canada, Messico, Brasile e Trinidad, in lingua italiana, inglese, francese e spagnola. Insegna dal 1978; pioniere nella didattica della musicologia jazz, ha elaborato un metodo innovativo per l’analisi delle forme. Nel 2001-02 ha vissuto negli Usa, collaborando con il Center for Black Music Research (Chicago) e la University of Michigan, come direttore esecutivo della collana di edizioni critiche Musa (Music of the United States of America). Dal 2006 vive a Puebla, Messico, dove studia l’influenza africana sul barocco coloniale. Attualmente lavora a una storia afrocentrica della musica dal Paleolitico a oggi.