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Lezioni di Analisi

La ballata dalle origini al XX secolo: percorso storico e principi di analisi

Venerdì 12 gennaio
17:00-20:00


L’obiettivo principale è quello di effettuare una ricostruzione dell’evoluzione della ballata dalle origini al Novecento. Saranno presi in esame diversi periodi storici al fine di illustrare quali siano state e come si siano modificate le caratteristiche della ballata nelle epoche medievale, moderna e contemporanea. Inoltre, l’incontro insisterà in modo particolare sullo stretto rapporto che è spesso esistito tra la musica e la letteratura, per comprendere come entrambe queste forme d’arte abbiamo influenzato la storia della ballata. Saranno oggetto di riflessione anche alcune caratteristiche puramente formali e strutturali della ballata, in modo da poter comprendere la sua natura da una prospettiva analitica. Questi vari temi saranno affrontati con uno sguardo piuttosto ampio dal punto di vista geografico, rivolgendo l’attenzione a tutti i Paesi che possiedono un repertorio originale di ballate o che hanno contribuito al loro sviluppo, così da dimostrare come la ballata sia, a tutti gli effetti, un denominatore comune nella storia culturale del cosiddetto “Occidente” e non solo.

L’incontro sarà articolato in due parti. Nella prima e più breve sezione, si illustreranno inizialmente le tesi dominanti sull’origine della ballata e sull’etimologia di questo termine, per poi affrontare i principali autori di ballate dal Medioevo al XVIII secolo (soprattutto, ma non solo, dal punto di vista letterario, il che si rivelerà fondamentale per comprendere il successivo discorso musicale). I temi che saranno trattati in questa prima sezione sono i seguenti:
- il Duecento e il Dolce Stil Novo;
- il Trecento e il Quattrocento: dall’Ars nova alla Firenze medicea;
- il Medioevo nella penisola iberica e nel Nord Europa;
- l’età moderna e la ballad opera;
- il Romanticismo inglese e l’approdo della ballata negli Stati Uniti.

Nella seconda e più ampia parte della relazione, si scenderà maggiormente nel merito della ballata musicale. Dapprima, si rivolgerà l’attenzione alla liederistica austro-tedesca della fine del Settecento e dell’inizio dell’Ottocento, per proseguire con la ballata strumentale del Romanticismo e del post-Romanticismo. Si concluderà la relazione con una breve riflessione sulla ballata del Novecento e dei giorni nostri, per provare a tracciare una sintesi di questa storia millenaria gettando uno sguardo anche sui suoi sviluppi più recenti. In particolare, nella seconda sezione si approfondiranno i seguenti temi:
- le ballate di Schubert sui testi di Schiller e Goethe;
- la liederistica di primo Ottocento: Loewe e Schumann;
- la nascita della ballata pianistica: Chopin;
- Liszt, Brahms e lo sviluppo della ballata strumentale;
- cenni sulla ballata nel XX e XXI secolo.

Alcuni esempi musicali saranno effettuati dal relatore, con l’ausilio di un pianoforte, per favorire la comprensione dei temi trattati. Inoltre, potranno essere eseguiti integralmente i brani elencati di seguito:

F. Landini 
Ecco la primavera

J. C Pepusch
'Tis woman that seduces all mankind
A fox may steal your hens, Sir 
Fill every glass 
If the heart of a man (da The beggar’s opera)

F. Schubert 
Der König in Thule (D. 367)

C. G. Loewe

Edward (op. 1 n. 1)

R. Schumann 
Die Loewenbraut (op. 31 n. 1)

F. Chopin
Ballata op. 23

J. Brahms
Ballata op. 10 n. 1

C. Wiek
Ballata op. 6 n. 4

G. Verdi
Questa o quella (da Rigoletto )


Federico Volpe è nato a Pescara nel 1998. Ha conseguito nel 2017 il diploma accademico di I livello in Pianoforte presso il Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara e nel 2020 quello di II livello presso il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna. Nel 2021 ha conseguito la laurea magistrale in Scienze storiche e orientalistiche all’Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna. Ha studiato Direzione d’orchestra presso l’Accademia Internazionale di Imola, la Fondazione Teatro “C. Coccia” di Novara e l’Associazione “Spazio Musica” di Genova-Orvieto. Dal punto di vista professionale, oltre ad avere svolto alcune esperienze concertistiche come pianista e come direttore d’orchestra, ha collaborato come assistente nei corsi di Storia della musica dell’Università della Terza Età di Pescara, è stato docente di Pianoforte presso l’Associazione “Musicaper” e la Scuola di Musica “Senzaspine” di Bologna e docente di Musica presso la Scuola Secondaria di I grado “C. Pepoli” di Bologna. Ha collaborato con l’emittente televisiva abruzzese Rete 8 in qualità di autore e conduttore del documentario di divulgazione storica In principio era Aternum e con l’emittente radiofonica svizzera RSI Rete 2 in qualità di esperto esterno nel programma di divulgazione musicale Il ridotto dell’opera. Attualmente è dottorando in Études et pratiques des arts (indirizzo musicologico) presso l’Université du Québec à Montréal (Canada). È membro della Società Italiana di Musicologia (SIdM) e dell’Observatoire Interdisciplinaire de Création et de Recherche en Musique (OICRM).