Sabato 3 febbraio, ore 18, Sala Bossi
Ingresso libero
Gianluigi
Trovesi (sax alto, clarinetti)
Archi del Conservatorio "G.B. Martini"
Direttore: Corrado Guarino
Musiche di Maurizio Cazzati, Gaetano Donizetti, Claudio Monteverdi, Henry
Purcell, Gianluigi Trovesi, Bruno Tommaso, Giuseppe Verdi
Arrangiamenti di Corrado Guarino
Alcuni anni fa, Gianluigi Trovesi pubblicò per la nobile etichetta
tedesca ECM un lavoro discografico decisamente atipico che fece registrare uno
strepitoso successo anche e specialmente nell’universo jazzistico di
riferimento del musicista bergamasco.
Trovesi all’Opera nacque
dalla volontà di trovare un terreno di ricerca comune tra un organico che
affondava le proprie radici nella miglior tradizione bandistica italiana (in
quel caso l’Orchestra di Fiati Filarmonica Mousiké diretta da Savino Acquaviva)
e il mondo dell’improvvisazione musicale. Questa la premessa dalla quale
presero le mosse Gianluigi Trovesi e Savino Acquaviva che insieme decisero di
rivolgersi ad una delle fonti tradizionali del repertorio delle orchestre di
fiati: l’Opera.
Un incontro realizzato,
dunque, nel segno delle arie celebri, delle melodie entrate nella memoria
collettiva. Un terreno dal quale partire per un viaggio inedito e originale,
guidati dalla convinzione che da repertori e trattamenti musicali come le trascrizioni,
spesso ingiustamente liquidate, potesse prender vita un percorso calato nella
contemporaneità e nello stesso tempo in grado di valorizzare un’idea di
creazione musicale capace di conciliare piacere e ricerca, popolarità e
sapere. Un’occasione che si è tramutata in un avvincente gioco ad incastri
tra epoche, generi, stili esecutivi, generando una complessa rete di relazioni
tra pagine d’opera originali, elaborazioni e adattamenti, citazioni, nuove
composizioni. Una fitta trama che ha preso via via forma sotto la regia di
Trovesi, attraverso un lavoro di accostamenti e progressivi aggiustamenti, di
taglia e incolla, assumendo alcuni dei tratti fondanti della cultura pop nella
quale siamo immersi.
Una critica dell’epoca
scrisse di un risultato che è una musica che alterna garbo e
spirito, gioco e sontuosità, enfasi e allegria, nella quale il solista
improvvisatore adatta il proprio estro creativo ai tratti melodici, alle
costruzioni armoniche, agli impulsi ritmici e, soprattutto, agli scenari
emotivi e psicologici di brani che hanno inscritto nel loro essere storie e
provenienze diverse.
Ricalcando il pensiero fondante di quell’avventura diventata
quasi un classico, Trovesi e Corrado Guarino lavorano oggi ad una sorta di
implementazione di quel progetto, prendendo come base di partenza il tema
delle danze antiche. L’accennare ad un’aria concede poi la possibilità di
aprire una porta sul mondo dell’Opera, forse – in qualche modo –
per “rubarne” un’altra, richiudere la porta e proseguire in un divertente
cammino di ricerca di una sorta di nuovo Elisir di lunga melodia anziché di
lunga vita. E il profumo risultante, tra arie, intermezzi e frammenti musicali,
intrecciando Ciaccone e altre danze d’epoca, è una sorta di entusiasmante
nuovo viaggio intorno all’Opera, toccando qua e là, con licenza poetica,
materiali sonori di ogni forma e foggia.
Vic Albani