Il progetto, condotto laboratorialmente nell’ambito del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali, nasce nel 2011 con l’intento di ampliare le possibilità espressive dei musicisti elettronici dal vivo. Riprende alcuni concetti sviluppati da grandi musicisti come Bruno Maderna e Butch Morris integrandoli in maniera originale con una serie di esperienze derivate dalla musica elettroacustica e modulandoli in schemi creativi completamente originali. Il conductor insegna agli interpreti, attraverso una serie di incontri operativi, un vocabolario di segni ideografici e simboli che permettono di costruire insieme un lavoro musicale “istantaneo”, in tempo reale, sviluppando e trasformando singoli elementi timbrici, melodici, armonici, così come strutture più organizzate come ripetizioni, frasi e soli. Una musica, suonata da musicisti elettronici ma anche tradizionali, che può essere inquadrata come espressione collettiva, in cui la sensibilità creativa dei partecipanti incontra la spontaneità dell'improvvisazione, alla ricerca di nuove forme linguistiche.