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Viaggio nel lied corale romantico

Sabato 21 maggio alle ore 17:00 la Sala Bossi del Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna ospiterà il concerto dell'ensemble vocale del Conservatorio "Bruno Maderna". L'evento, dal titolo "Viaggio nel lied corale romantico", si inserisce nell'ambito del progetto "Interchoros"che vede la partecipazione del Conservatorio di Cesena. 

Della grande produzione liederistica fiorita nell’ambito del Romanticismo tedesco fanno parte anche numerosi brani per piccolo gruppo vocale o per coro a più voci, con accompagnamento di pianoforte, che, al pari e più dei Lieder per voce sola, sono di esecuzione alquanto rara nelle sale da concerto italiane. I duetti op. 43 di Schumann e op.63 di Mendelssohn, come pure i brani a quattro voci di Schubert che ascolteremo nella prima parte del concerto, nascono nell’ambito della consue- tudine di “far musica” nei salotti della buona borghesia tedesca: venivano eseguiti dunque a parti reali, da colti dilettanti, spesso con lo stesso autore che accompa- gnava, a volte improvvisando, al pianoforte. Sono invece scritti espressamente per coro polifonico i brani di Brahms, il quale, essendo stato per gran parte della sua vita direttore e organizzatore di cori amatoriali, ci ha lasciato una vastissima produ- zione di Lieder per questo organico: nella loro ampia cantabilità si sente fortemente l’influenza del Volkslied tedesco, la cui rinascita di quegli anni è un tipico prodotto della sensibilità romantica. I testi di questi Lieder, rigorosamente in lingua tedesca (con alcune eccezioni: La pastorella al prato è tratto da Il filosofo di campagna di Carlo Goldoni ) sono spesso scelti fra la produzione di poeti contemporanei – Hei- ne per l’Herbstlied di Mendelssohn o Schiller per Der Abend op. 64 n.2 di Brahms, per citare i nomi più noti – o scritti espressamente per l’occasione; nel caso invece del Salmo n.23, “Il Signore è il mio pastore”, si tratta della traduzione in tedesco dall’ebraico del celebre brano biblico, ad opera del filosofo Moses Mendelssohn, nonno di Felix. Ad ogni modo, in questi, come nei Lieder per voce sola, la ricerca da parte del compositore della massima adesione al testo, o per meglio dire, della tra- duzione in musica più fedele possibile di ciò che egli considera l’essenza poetica del testo, porta a reinterpretare e superare le forme tradizionali, in primo luogo quella strofica della canzone, e a realizzare quella straordinaria fusione fra poesia e musica che fa del Lied una delle più alte espressioni artistiche del Romanticismo musicale.