Martedì 19 luglio alle 21,15 con
“Parigi – La morbidezza”, continua la rassegna La
nascita della modernità – Quattro capitali d’Europa fra arte e musica, organizzata da CUBO Centro Unipol Bologna in collaborazione con Fondazione
Musica Insieme nell’ambito della rassegna estiva Giardini al CUBO 2016, ed inserita nel cartellone bè bolognaestate 2016. Per questa terza
serata, dedicata alla “Ville Lumière”,
fra le più affascianti capitali dell’arte e della musica, il racconto di Philippe
Daverio ci condurrà nei magnifici saloni e giardini della Reggia di
Versailles, con musiche di Couperin, Forqueray e Marais, affidate
al Coordinamento di Musica Antica del Conservatorio “G.B. Martini” di
Bologna. Alla viola da gamba ascolteremo Rosita Ippolito, accompagnata
da Antonello Manzo al
violoncello e da Pedro Alcàcer Doria
alla tiorba. Ingresso libero.
La terza tappa del viaggio tra le grandi capitali della cultura, dal
titolo Parigi – La morbidezza,
ci condurrà nell’epoca di assolutismo illuminato che porterà alla creazione di
Versailles, dove Luigi XIV indulge a fastose cerimonie in altrettanto
fastosi giardini, immortalate fra gli altri nei dipinti di Watteau. La musica
regna sovrana alla corte di Francia, ed accanto all’indiscusso imperare degli
Italiani, nasce tuttavia una scuola tipicamente autoctona, che porta primi fra
tutti i nomi di François Couperin
“il Grande”, di Marin Marais e di Antoine Forqueray, e che ha un colore
unico come quello della viola da gamba. Al racconto di Philippe Daverio, che ci accompagnerà fra i magnifici saloni e gli
altrettanto grandiosi giardini della Reggia, si alterneranno le note di quei
compositori che lo stesso Re Sole ascoltava esibirsi a corte, grazie alla
maestria di Rosita Ippolito, alla
viola da gamba, accompagnata da Antonello
Manzo al violoncello e da Pedro
Alcàcer Doria alla tiorba.
Philippe Daverio è autore di libri di critica e storia dell’arte, divenuti veri e propri bestseller, e di seguitissime trasmissioni per le reti RAI, da Passepartout, a Emporio Daverio su RAI 5. Professore ordinario presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, dirige per Giunti la rivista Art e Dossier ed è opinionista per Panorama, Vogue, Liberal. Membro del Consiglio della Fondazione Cini di Venezia, è Direttore Artistico del Grande Museo del Duomo di Milano.
ROSITA
IPPOLITO. Collabora come solista e continuista con varie formazioni italiane e
straniere specializzate nella prassi esecutiva antica, tra le quali Modo
Antiquo, La Venexiana, La Pifarescha, Sezione Aurea, La Dafne. Ha suonato sotto
la direzione di direttori di fama internazionale, esibendosi in alcune delle
rassegne europee di musica antica più prestigiose, tra le quali: Misteria
Paschalia (Cracovia); Semana de la Musica Sacra (Cuenca); Ravenna Festival;
Sagra Musicale Malatestiana, Festival MITO. Con Angelo Branduardi ha
collaborato nei progetti Futuro Antico V e VI; con Daniele Sepe ha inciso brani
per la colonna sonora del film “Il resto di niente” di Antonietta De Lillo. Ha
partecipato alla realizzazione e all’arrangiamento di musiche per spettacoli
teatrali di Giorgio Diritti con musiche di Daniele Furlati. Protagonista di reading
poetico-musicali con Edoardo Sanguineti (2008), Matteo Belli (2009), Davide
Rondoni (2006), incide fra l’altro per Brilliant, Clavis, EMI Classics, Sony,
Tactus.
ANTONELLO MANZO. Laureato presso il Conservatorio “G.B.
Martini” di Bologna sotto la guida del M° Antonio Mostacci, attualmente
frequenta il Biennio di Specializzazione sempre tra le storiche mura del
Conservatorio bolognese. Partecipa periodicamente a corsi intensivi di musica
Barocca e a Progetti Hypercellos
(Musica interattiva con sistemi informatici e digitali). Violoncellista nel
Bologna Cello Project, nell’Orchestra Senzaspine, nei Solisti di San Valentino
e nei Dis Robas, collabora attivamente in molte realtà musicali e
artistiche,bolognesi e italiane. Insegna presso la Scuola Popolare di Musica
Ivan Illich e presso l’Associazione Musicaper di Bologna.
PEDRO ALÀCER DORIA. Nato a Città del Messico nel 1982, fin da
giovanissimo inizia la sua formazione musicale studiando chitarra jazz con Francisco Lelo de la Rea e chitarra classica e composizione con
Hector Ramos. Diplomato presso
la “Escuela Nacional de
Música”-UNAM” di Città del Messico, prosegue
i suoi studi specializzandosi nel repertorio rinascimentale per liuto e vihuela
sotto la guida di Eloy Cruz, Isabelle
Villei, e Antonio Corona.
Svolge attività concertistica con repertorio rinascimentale e barocco sia
come solista che come continuista con direttori come Gabriel Garido, Alessandro
di Marchi, Marco Mencoboni,
Riccardo Doni, Horacio Franco,
Cristoph Hammer, Carlos Aranzay.
(PROGRAMMA COMPLETO IN ALLEGATO)