Franz Schubert (1797-1828)
- Der Tod und das Mädchen
- Ständchen
Robert Schumann (1810-1856)
Aus den hebräischen Gesängen
Hugo Wolf (1860-1903)
Verborgheneit
Jules Massenet (1842-1912) Elégie
Francis Poulenc (1899-1963)
- Hôtel
Le
Bestiaire
- Le
dromadaire
- La
chèvre de Thibet
- La
sauterelle
- Le
dauphin
-
L’écrevisse
- La
carpe
Manuel Rosenthal (1904-2003)
Chanson de Monsieur Bleu
- La grammaire
- Le bengali
Enrique Granados (1867-1916)
l majo tímido
Manuel de Falla (1876-1946)
Canciones populares españolas
- El paño moruno
- Seguedilla murciana
- Polo
Federico Garcia Lorca (1898-1936)
Canciones antiguas populares españolas
- Nana
de Sevilla
-
Sevillana de XVIII Sieglo
La musica vocale da camera ha dato nei
secoli un prezioso e colto repertorio che dai primi esperimenti
tardorinascimentali arriva fino ai giorni nostri. Molto più accessibile e di
facile realizzazione perché pensata per piccoli organici, di grande impatto per
le melodie e il pregio poetico, versatile nei metri e nei ritmi ha interessato
tutti i più grandi compositori dal Barocco al Novecento transitando dallo stile
galante italiano, alla chanson francese, dal lied tedesco alle canciones
spagnole per arrivare ai songs d’oltreoceano. Le coordinate geografiche
di questo itinerario musicale sentimentale ed ironico, appassionato e
nostalgico restano in questo concerto in Europa, risalgono il Danubio, vedono
Notre Dame rispecchiata nella Senna per approdare alle rive del Guadalquivir e
propongono un viaggio che parte da Vienna e termina nella Spagna araba di
Siviglia. Diversi gli stili influenzati
dalle diverse culture, diverse le lingue, caratteristiche le melodie e vari i
temi che dal lirismo romantico delle rive asburgiche arrivano ai colorati patii
andalusi. La Germania si aggiudica il primato dei numeri
di repertorio con il lied, canzone popolare, forma antichissima erede
del tedesco altomedievale minnesang. Nei secoli varieranno le forme, con
accompagnamento strumentale, polifonico a tre o quattro voci, con
accompagnamento di basso continuo e così via. Dopo un periodo di stasi, legata
alle fortune dell’opera italiana rinascerà nel secondo Settecento per diventare
la forma per eccellenza dell’Ottocento, per voce e pianoforte presente in
numeri significativi nei cataloghi di Schubert, Schumann, Wolf e tantissimi
altri. La letteratura, musa della musica troverà nel lied la forma
d’espressione più affine e molti dei testi verranno da penne illustri come
Goethe, Schiller, Heine. La Francia ha una tradizione musicale e letteraria
altrettanto autorevole, potendo partire dai canti trobadorici che sono
all’origine delle chansons. Nei
secoli, anche queste avranno una metamorfosi diventando un vero esempio di
stile musicale accompagnato anch'esso da testi letterari di grande pregio.
Nella seconda metà dell'800 la Francia avrà la
sua rivalsa sull’opera italiana affermando lo stile dell'opera francese grazie ad
autori come Bizet, Massenet sensibili però anche al repertorio da camera tanto
che parallelamente la chanson française si imporrà prepotentemente nei
salotti europei grazie anche alle pagine di compositori come Satie, Poulanc,
Ravel. A differenza della Germania e
della Francia dove lieder e chansons da popolari si
trasformeranno in forme d’arte di poesia in musica, in Spagna, le canciones
non cambieranno la loro origine. Dal Medioevo sino al 900 gli autori si
ispireranno a testi popolari, a melodie di gusto orientale frutto della
colonizzazione-contaminazione araba in Spagna. La fortuna della cancion sarà la sua forte adesione al mondo
popolare, canzoni cantate nelle feste o nelle taverne, ispirate dalle danze e
dal folklore. Il 900 è sicuramente il
periodo più ricco per questo genere di musica quando autori come de Falla,
Granados e persino Garcia-Lorca, trascriveranno in musica un tesoro di
inestimabile valore tramandato oralmente con testi antichi che raccontano una
Spagna gloriosa, la Spagna del Duende, ricca di colore, vita e passione.
Per maggiori informazioni e per conoscere i prossimi eventi in programma: I Maestri del Martini